domenica 10 febbraio 2013

Cos'è il M&C

Mappa dell'indice di sviluppo umano, aggiornata al 2011 (United Nations Development Programme).


Il gruppo Missione e Carità si propone un duplice scopo: da un lato il sostegno a chi opera in missioni a contatto con realtà di povertà e disagio estremi, dall'altro il ricordo degli insegnamenti cristiani alla nostra stessa comunità, con iniziative che mostrino le realtà difficili presenti nel mondo a chi troppo facilmente si lascia cullare dal benessere.
Le attività sostenute dal mec sono volte prima di tutto al secondo aspetto: il messaggio che deve passare è che nessuno di noi ha deciso dove nascere, quindi chi è stato più fortunato non può pensare che ciò sia dovuto a chissà quale merito particolare e quindi ignorare, o peggio sfruttare, la condizione di chi invece è stato meno fortunato.
Ancora oggi siamo lontanissimi da una qualsivoglia situazione di equilibrio e forse una parità di condizioni tra tutti gli uomini è irraggiungibile. Forse non è affatto giusto pensare di voler raggiungere a tutti i costi una tale situazione di uguaglianza, forse è meglio sognare "una società non utopistica, meno perfetta e più libera" (Nikolaj Berdjaev). Resta comunque un grave problema che dobbiamo affrontare, cioè il fatto che nonostante il livello di conoscenza cui siamo ormai giunti e le tecnologie di cui disponiamo, le solite disuguaglianze tipo nord-sud del mondo, ricchi-poveri, liberi-schiavi, diventano sempre più profonde e sempre più difficilmente colmabili, date le sempre più variegate forme sotto cui si manifestano.
Noi membri del M&C siamo convinti che questa tendenza debba essere invertita e ci adoperiamo attivamente, nel nostro piccolo, affinché ciò avvenga. Lo facciamo con varie iniziative: il mercatino equo e solidale; la “comida de pablito”, cena povera in periodo quaresimale nella quale proviamo a metterci nei panni di chi ha molto meno di noi; diverse attività nel contesto della sagra parrocchiale. Ma non siamo degli illusi: sappiamo che, nonostante tutti i nostri sforzi, il contributo che diamo noi personalmente è quasi trascurabile. Per questo il nostro obiettivo principale non è quello di raccogliere fondi da devolvere in beneficenza, tanto per sentirsi a posto con la coscienza, bensì quello di ricordare ogni volta, a tutte le persone che incontriamo, quel messaggio: nessuno di noi ha deciso dove nascere.

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