Il tema centrale dell'enciclica è lo sviluppo dei popoli, che deve essere inteso non come puro sviluppo economico, bensì come progresso sociale, dell'uomo e dell'umanità intera.
Il Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace propone una bella presentazione dell'enciclica. Nel seguito riassumo i punti che trovo maggiormente interessanti.
Un punto importante riguarda lo sviluppo umano e il suo legame con la globalizzazione. In particolare, il processo di globalizzazione va studiato in modo molto approfondito perchè già in atto, ma secondo le regole del puro interesse economico e non quelle della carità e della verità.
I prerequisiti per lo sviluppo umano sono: la libertà delle persone e dei popoli; la capacità delle persone di assumersi concretamente le proprie responsabilità. Da qui segue il principio di sussidiarietà: "una società di ordine superiore non deve interferire nella vita interna di una società di ordine inferiore, privandola delle sue competenze, ma deve piuttosto sostenerla in caso di necessità ed aiutarla a coordinare la sua azione con quella delle altre componenti sociali, in vista del bene comune" (Centesimus Annus, n. 48).
Si può allora enunciare quella che è la regola aurea dello sviluppo: "la verità dello sviluppo consiste nella sua integralità: se non è di tutto l'uomo e di ogni uomo, lo sviluppo non è vero sviluppo" (CV, n. 18).